Donne che salvano donne (dalle valanghe) Un camp in rosa per diffondere la sicurezza in montagna
“Se c’è una cosa che la mia esperienza insegna, è che in montagna il rischio ‘zero’ non esiste e conoscere le regole basilari in caso di valanga, è essenziale per aumentare le probabilità di sopravvivenza. Essere esperti sciatori non basta affatto”.
Ida va spesso a fare scialpinismo nelle valli trentine per scappare dalla “pazza folla” e ritagliarsi momenti di quiete, insieme alle sue amiche. Ma l’inverno scorso, la brutta avventura: una valanga staccatasi a 1900 metri di quota, l’ha travolta insieme ai suoi 5 compagni. “Un grande spavento” racconta. “Sono scivolata e sono stata trascinata a valle finché non sono finita contro un albero”.
Un’immancabile dose di fortuna è stata essenziale, ovviamente. Ma a fare davvero la differenza tra la vita e la morte, sono state le conoscenze e la preparazione di Ida, dei suoi amici e la loro abilità nell’autosoccorso: “Avevamo fatto il cancelletto (prova Artva prima della partenza, ndr) e io indossavo l’Artva. Quando ho visto arrivare la massa nevosa, sono finita sotto la neve, ma i miei amici, soprattutto la mia amica, sono stati straordinari a mantenere la mente fredda ed essere lucidi e individuare subito le coordinate per allertare i soccorsi e a liberarmi dalla neve, coprendomi subito per ridurre l’ipotermia”.
Quanto siano utili tali nozioni, lo confermano anche i dati statistici degli incidenti causati da valanghe: nel solo 2019 in Trentino sono stati 23 gli sciatori coinvolti (in crescita del 76% dall’anno prima). Fortunatamente, solo uno di loro è deceduto. E numeri analoghi si contano in ogni regione alpina. In tutti i casi, le competenze acquisite prima di partire, si rivelano essenziali.
Simboliche le date di questo evento pensato da donne e dedicato esclusivamente alle donne: dal 6 all’8 marzo. Il camp si svolgerà in un esclusivo chalet di montagna e come “base” è stato scelto il Mas de la Bolp, un maso situato in una posizione strategica e panoramica, che offre una cucina tipica con prodotti locali e a km 0. La cornice naturale è quella della magnifica e selvaggia Valle di Valorz, una valle laterale della famosa Val di Sole, con il suo anfiteatro ambientale fatto di cascate di ghiaccio e boschi di larici.
“Abbiamo concepito questo evento – spiega Marzia Bortolameotti, fondatrice della community Donne di Montagna – per far vivere un’esperienza unica e divertente a noi donne, praticando le attività invernali più amate ma portandosi a casa, allo stesso tempo, un bagaglio importante sulle nozioni di autosoccorso in valanga e sulla sicurezza in montagna”.
Dal punto di partenza in Val di Sole si affronteranno due escursioni altamente panoramiche di grande soddisfazione in due gruppi montuosi vicini ma differenti: Ortles -Cevedale e Adamello Presanella.
Il programma prevede l’arrivo nel pomeriggio del 6 marzo 2020, presso il Mas de la Bolp. Il giorno successivo, il 7 marzo, si affronterà l’uscita al Monte Sole (2.350 m): un itinerario scialpinistico non troppo difficile tecnicamente che consentirà di migliorare le varie tecniche di salita e discesa (Dislivello: 1100 metri). È una cima ideale per salire in quota e godersi la neve nello splendido scenario della Val di Rabbi, nel Parco Nazionale dello Stelvio, uno dei più antichi parchi naturali italiani. Il valore aggiunto è il rifugio che si trova lungo percorso, Malga Monte Sole Alta, che dispone inoltre di un piccolo centro benessere che sarà messo a disposizione delle partecipanti, nel corso del pomeriggio. L’8 marzo è prevista la discesa del ghiacciaio del Pisgana in Adamello, una delle più belle discese delle Alpi, inserita in un ambiente solitario e selvaggio, con oltre 2.000 metri di dislivello in discesa, preceduti da una salita di circa 500 metri da fare con le pelli di foca.
Nei vari giorni e durante le varie ascensioni sono previsti i momenti formativi che qualificano l’evento: un Istruttore del Soccorso Alpino farà eseguire prove pratiche di ricerca in valanga con l’Artva e affronterà i temi chiave della sicurezza in montagna: cosa indossare e mettere nello zaino, come pianificare le uscite di scialpinismo e freeride, quali sono le nozioni essenziali di autosoccorso in valanga e la gestione delle emergenze.
“Proprio l’autosoccorso – spiega Manuel Zambanini, guida alpina – nel caso dello scialpinismo e degli incidenti in valanga, è quello che fa maggiormente la differenza, perché la preparazione e i tempi rapidi di intervento dei compagni di gita, possono aiutare ad estrarre viva la persona travolta da valanga”.
Ufficio stampa: Martina Valentini Journalist & PR @greenpress mv.greenpress@gmail.com
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